IL SILENZIO DELLA MORTE/ 23 04 2020
Che bel canto di un uccellino, lo sento vicinissimo a me! Sono nella stanza ed avevo aperto la porta della finestra avanti di me. Sembra che l'uccellino sia venuto cantare per me – si credo proprio di si, perché prima non c'era. Purtroppo gli animali sentono meglio di noi umani. Vorrei capire la sua lingua e quello che mi dice. Adesso posso solo immaginare e dirgli che mi dispiace. Sono sorda. Noi uomini siamo sordi. E se uno prova a vedere con il cuore, lo uccidono subito. Lo uccidono internamente.
Non canti più
perché ti sei spaventato? Si, ti capisco, mi sono spaventata anch'io. Canta!
Dai! Sono io – non ti farò male se non ti capisco. Ma mi faranno male gli altri
perché ti sto ascoltando. Oggi sei venuto vicino me, Uccellino, perché senti
che sto male e senti anche tu che questo silenzio è il silenzio della morte.
Ecco perchè volevi interromperlo. Non ti piace la morte. A nessuno piace, te lo
posso assicurare.
Ma la morte
esiste lo stesso e non chiede a nessuno se gli piace o no, se è pronto o no. La
morte fisica è questa. Ma lo sai benissimo che esiste anche la morte interna.
Ecco, è
arrivato il camion! Ti ha spaventato? No? Possibile? Allora davvero vuoi stare
con me! OK, allora continuo a raccontarti!
La morte
interna è una cosa un po' diversa. Questa morte si può gestire e si può
evitare. Alla mia tristezza la gente non fa caso. Non lo fa né per sé, né per
gli altri. Sono abituati a vedere la morte e non si preoccupano per niente che
esista. Lo sai, Ucellino, che io ho dei dubbi su quale morte, però, è più
terribile? Ovviamente sono tutte due. Ma passa il tempo e comincio a pensare
che è più bella la morte del corpo. Muori e basta. Dicono che così si libera
l'anima. No lo so se davvero è così, ma ci credo.
Quado la morte
viene dentro di te, è SEMPRE ispirata di qualcuno altro. Questo è bruttissimo
perché capisci che è la morte che gestisce una persona come te e che la morte
potrebbe essere davvero evitata. Ma non lo è. É qui ti senti molto ma molto
male.
Il silenzio di
oggi, Uccellino, sai che è il silenzio della morte interna. Questo silenzio
viene ogni volta che qualcosa dentro di te sta morendo. È quasi come se fosse
il corpo. Quando non puoi fare niente e sei totalmente dipendente dal tempo
degli ultimi minuti, viene il silenzio. È brutto, lo so. Ma è così.
Per noi umani
le cose sono più complicate che per voi, Ucellino. Noi siamo molto ma molto più
complicati di voi animali. L'uomo non vuole amare e non vuole vivere anche se
grida a tutto il mondo cose diverse. L'uomo non lo vuole. Sta distruggendo non
solo Madre Natura e la Terra stupenda, ma anche i suoi simili. Fa morire con la
coscienza pulita. Purtroppo è così.
Sei volato via. Mi hai ascoltato ma lo sapevi già cosa ti avrei detto e sei andato via dalle cose stupide di noi umani? Non riuscirò mai a saperlo. Ti voglio solo ringraziare perché sei venuto con la grandissima voglia di interrompere il silenzio della morte.
Piki
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