LA MOSTRA FOTOGRAFICA "CORPO"
Nel 2018, l’artista calabrese Alfredo Granata mi ha invitata a fare una mostra fotografica (è stata terza mostra personale ed è stata la più emozionante di tutte). Le opere mie ha presentato e ha criticato la scrittrice Marilù Pallone. La mostra ho dedicata a mia Madre, che non c’è più.
Con le mie opere esprimo il mio rapporto verso la femminilità e mostro un punto di vista, verso la donna, totalmente contrario rispetto al resto del mondo. Il Corpo è nudo ma io lo vedo in maniera raffinata, lussuosa, con grande ammirazione, con forte rispetto e nessun tipo di volgarità. Con queste opere dò il messaggio indicando come va rispettata la stupenda creatura femminile.
La mostra “Corpo” contiene 12 opere di fotografie bianco e nero del
corpo femminile, stampate su tela (6 – 70x50 cm; 6 – 40x40 cm). Nelle opere ho
mostrato il sottilissimo gioco delle morbidissime luci e ombre.
Questa è una storia silenziosa sui sogni, sulla sofferenza, una storia sul sorriso interiore.
Qui si parla di rispetto per tutto – per il corpo, per l’anima, per l’uomo, per la donna, per la MADRE, per la nascita, per la sofferenza, per tutte le creature in generale.
Siamo nati tutti uguali e non bisogna mai dimenticarlo.
“L'artista fotografa Piki Pikitorija propone un ciclo di elaborati fotografici che porta il titolo di “CORPO”. Le foto, riprodotte su tela, tutte rigorosamente in bianco e nero racchiudono il pathos e le carnali esuberanze di giovani CORPI che assumono le sembianze di surreali paesaggi lunari. Il terzo occhio, per Piki, è un'importante missione con il compito di scoprire la luce e la carnalità esplosiva del CORPO umano. La sua macchina fotografica è una navicella spaziale, un sofisticato e contemporaneo APOLLO 11 che, in allunaggi morbidi, porta a termine missioni intrise da una profonda curiosità nell' esplorare il CORPO, nascosto nel nascosto CORPO del pianeta femminile.
La “lux” è una prerogativa importante nell'opera d'arte tout-court e Piki
dimostra di averla assorbita in modo profondo. Questo ciclo di fotografie hanno
il sapore della scoperta e dell'avventura ed imprimono, in modo prepotente,
tutta la tridimensionalità necessaria per fare emergere il paesaggio e la
bellezza di corpi contorti in pose ascetiche e meditative.
Una luce d'amore proveniente dall'Est che dimostra di aver assorbito la lezione
di un importante pittore occidentale del passato: Caravaggio, artista
maledetto, che dipana una funzione costruttiva e simbolica diventando simbolo
di grazia redentrice visibile a tutti.
L'arte fotografica per Piki Pikitorija è preghiera, ascolto, espressione e nel corpo
vede ed immortala l'arte pura, capace di evocare l'amore profondo per la vita.
Corpi che assumono il valore di importanti scoperte. In ogni scatto” racchiuso
in un semplice click, sembra scrivere: “Qui, uomini dal pianeta Terra posero
piede.... Siamo venuti in pace, a nome di tutta l'umanità.” - CHROMA artecontemporanea
Piki
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