DA CHE COSA NASCE LA BONTÀ
Chiedere è una cosa buona
Faccio domande retoriche costantemente e fin dalla prima infanzia. Sono interessata a tutto, ma sono particolarmente incuriosita dall'uomo e da tutte le emozioni e i sentimenti associati a questa creatura (l’uomo chiamo così).
Sono fantastico
Sono umano – piccolo e grande in stesso momento. Sono "piccolo" perché sono una polvere. Sono "grande" perché sono l'unico essere che ha ricevuto il dono innato della mente. Non è fantastico? Non è una delle più grandi meraviglie della vita? Se sono una “piccola” persona, - sbaglio, soffro, provo rabbia, piango. Se comunque sono una persona “grande”, - da me dipende il benessere di molte cose e individui. Allo stesso tempo, io non sono niente e sono una delle forme di vita più potenti dell'universo. Da solo io non posso "abbattere una montagna" (sto parlando di situazioni di vita difficili), ma soggiogando la mente, posso mettere insieme una squadra così forte di persone per le quali "abbattere una montagna" sarà uno scherzo. Una cosa è chiara: noi umani dipendiamo gli uni dagli altri. Questo ci fa soffrire spesso e nascono vari problemi, ma crea anche i sentimenti e le gioie più belle.
La mente è il dono più grande
Quante volte avete sentito una parola infinitamente accurata e
intelligente, da un uomo che è quasi sempre silenzioso, che con una parola risponde
pienamente a tutte le domande che gli vengono poste e dà una risposta
estremamente intelligente, imbarazzante per uno sciocco che parla da ore?
Irradia bontà
Come ci si sente a incontrare una persona che irradia il bene? Avete sentito quell'energia delicata e radiosa che si diffonde da una persona così? Non esiste nessuno per cui questo sentimento non susciti le emozioni più belle. Perché solo una certa percentuale di persone è in grado di essere buona ogni singolo giorno senza aver paura di essere in fondo alla scala della popolarità?
Sono nati o diventati così? Qual è la loro esperienza? E in
generale, qual è l'origine della bontà?
Mi pongo queste domande molto spesso e dopo un lungo periodo di anni di osservazione del mondo e di me stessa, con gli occhi ben aperti, sono giunta a conclusioni impressionanti.
La bontà nasce da un'esperienza dolorosa, imparando a gestire una catena di fallimenti o perdite in modo molto responsabile. L'embrione della gentilezza inizia la sua formazione quando il cuore "muore". Dal momento in cui viene raggiunto il “fondo” emotivo, inizia un lungo periodo di trasformazione doloroso, estremamente difficile e sempre molto rischioso. É un momento in cui si sente una vera lotta con se stessi, con l'ambiente e con i valori. Ciò che nasce da questo non è deciso dal destino, ma dagli sforzi interni ed esterni dell'uomo, gli sforzi per sopravvivere, sia fisicamente che spiritualmente. Molto spesso, la sopravvivenza corporea è un compito più semplice. La sofferenza spirituale è diventata la nostra routine quotidiana perché manca ancora qualcosa per aiutarci a superare questa sofferenza.
La trasformazione di un cuore spezzato in amore assoluto
La sofferenza non scompare. La mancanza non lascia mai la sua nuova casa. Il dolore fisico scompare ma il dolore dell'anima rimane e fluisce nelle vene per tutta la vita. Come può nascere la bontà da tutto questo?
In un modo molto semplice.
Un cuore spezzato a volte funziona come uno specchio in frantumi. Il cuore, come la pelle, ha la proprietà di "chiudersi". E le cicatrici che restano possono facilmente trasformare tutti questi frammenti in piccoli cuori capaci di dare bontà e amore al mondo, che dedicano il significato della loro azione al cuore originale, che ha dato loro questo DNA e la ragione del suo crollo.
La bontà è un'arma
La gentilezza è una sensazione straordinariamente bella. Ma perché ne abbiamo così poca, oggi? Quanta ne diamo agli altri senza la necessità di riceverla?
Temiamo spesso che diventando buoni, la società di oggi ci considererà esseri deboli.
È come se dovessimo stare attenti, con l’armatura addosso e non permettere in nessun modo di apparire così. Essere buoni, per quanto paradossale, non è facile, è spesso inutile, non è mai redditizio, è fuori moda e poco attraente.
Essere buoni, però, è l'unica arma che può aiutare a
sconfiggere il nemico più aggressivo con mezzi umani senza seminare rabbia e
odio inutili. La bontà è l'arma degli individui intelligenti e del viaggiatore
della vita, con cui possiamo dipingere una vita più bella non solo per noi
stessi ma anche per i nostri figli.
La perfezione sta sempre nella semplicità.
Piki
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